Compositore
italiano. Allievo di F. Durante, esordì a Napoli con l'opera buffa
Olimpia tradita (1758) e con l'opera seria
Andromaca (1761),
rappresentata al Teatro San Carlo e apprezzata dal pubblico. Nel 1762 si
trasferì a Venezia dove, oltre che rinomato maestro, fu direttore del
Conservatorio dell'Ospedaletto (1768-72) e compositore d'opera di successo
(
Alessandro nelle Indie, 1763). Nel 1772 si trasferì all'estero,
dapprima in Germania, poi in Inghilterra, dove lavorò in coppia con il
cantante Rauzzini, e infine a Parigi, dove le sue opere (
Olympiade, 1777;
Renaud, 1783;
Dardanus,
1784) lo resero celebre e
l'appoggio della regina Maria Antonietta lo favorì.
S. intervenne
anche nella polemica tra i sostenitori dello stile italianizzante di N. Piccinni
e il partito gluckista, costituendo di fatto una sorta di terzo schieramento che
ebbe in lui un nuovo modello di compositore e un altro punto di riferimento,
soprattutto per la sua capacità di conciliare le opposte tendenze di
grazia melodica e di appropriata espressione teatrale. Tra le migliori
composizioni di
S. si ricordano ancora:
Oedipe à
Colone (1786)
e
Arvire et Evéline (rimasta
incompiuta).
S. compose anche musica sacra, oratori, sinfonie, sonate per
clavicembalo e violino (Firenze 1730 - Parigi 1786).